Ho frequentato la parte teorica del corso tra febbraio e maggio dell'anno 2016. I moduli sono stati esposti in maniera esaustiva e con grande perizia.Essi erano esposti in maniera approfondita e in maniera tecnica, partendo dalla gestione economica, proseguendo con l'organizzazione delle imprese turisti che, come punto centrale, incontrando il lavoro specifico del management della ristorazione, per finire con l'organizzazione delle risorse umane e la sicurezza sugli ambienti di lavoro.
Ogni modulo terminava con un test, le cui domande toccavano i punti salienti esposti in precedenza nelle lezioni on line.
Dopo una fase personale di ripensamenti, dovuti al fatto che stavo lavorando, ho maturato la convinzione di effettuare lo stage. Sapendo di aver lasciato trascorrere molto tempo dalla fine della parte teorica, ho dato la mia disponibilità a intraprendere l'esperienza ovunque si fosse presentata.
Ben felice di andare a Roma, presso NH Villa Carpegna, con l'unico rammarico di non aver ricevuto l'alloggio. Tuttavia, una volta arrivato, ho incontrato un ambiente disponibile. Il vitto, a pranzo e cena, mi era fornito dalla struttura.
Ho iniziato il 2 ottobre 2017. Il mio responsabile era Luigi Pastorino, il restaurant manager della struttura. Le prime due settimane ho svolto un orario 8:30-17:30. Ho iniziato a seguire la parte di ufficio e organizzativa: ordini sul sistema SAP, inventari, ricezione e stoccaggio della merce, organizzazione del personale (tra fissi ed extra). Nel frattempo, ho raccolto tutte le merci su SAP in uso nel settore sala e bar dell'hotel e li ho inseriti in un file excel, per rendere più agevole il lavoro al personale preposto a controllare gli stock per gestire gli inventari. Inoltre, con il restaurant manager,abbiamo aggiornato la carta dei vini e la carta del bar.
Le altre settimane, ben 10, sono state dedicate al lavoro sul campo, ovvero al ristorante. Di queste 10 settimane, le prime due ho mantenuto il precedente orario (8:30-17:30), essendo affiancato dal personale delle colazioni, del pranzo e del bar. Ho imparato le tecniche di servizio e gli standard del gruppo. Le altre settimane, ho cambiato orario, ovvero 12:00-20:30, per seguire anche la parte della cena e l'eventuale banchettistica. In caso di imprevisti,ossia di un flusso imprevisto di clienti, mi sono trattenuto anche fino alle 10, sebbene ciò sia avvenuto non più di cinque o sei volte. Ho raggiunto l'autonomia lavorativa e molto spesso mi trovavo da solo nelle fasce orarie con meno afflussi. Ho continuato a fare inventari e a provvedere che non mancassero le scorte, a suggerire modifiche sugli orari del personale e a rilevarne eventuali incongruenze, a gestire i rapporti con la cucina e la clientela. Con lo chef, inoltre, elaboravo il menù del ristorante e lo stampavo giornalmente,traducendolo in inglese per gli ospiti stranieri.
Ho concluso la mia esperienza il giorno 22 dicembre 2017. In ogni settimana, quindi, ho effettuato almeno 40 ore, ossia,in 12 settimane, almeno 480 ore di lavoro. Ho ricevuto commenti positivi da parte del restaurant manager e del direttore dell'hotel, ma anche da parte del responsabile del servizio in sala: venendo dalla cucina, era la mia prima esperienza di sala e di bar. Tuttavia mi hanno espresso apprezzamento per aver acquisito in fretta le tecniche ed una discreta autonomia nel servizio.