Come si distingue il turismo delle generazioni? Scopriamolo insieme.
- By Super User
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Oggi pubblichiamo per voi una ricerca effettuata sul tema GENERAZIONI. Per gli appassionati di TARGET e per tutti coloro che lavorano per un’impresa propria o altrui, conoscere gli stili di vita di un potenziale cliente e riconoscere il gruppo di clienti a cui vogliamo destinare la nostra offerta, qualsiasi essa sia, è super importante! Partiamo dalle classifiche in base alle date di appartenenza. Ieri abbiamo lanciato un sondaggio sulle nostre storie Instagram e in pochi avete risposto correttamente. Oggi riportiamo le soluzioni e nuovi aneddoti.
Le generazioni che si sono evolute dal 1920 ad oggi sono sei:
1929-1945 Generazione delle ricostruzione;
1946-1955 Baby Boom1 (Generazione dell’impegno);
1956-1965 Baby Boom2 ( Generazione dell’identità);
1966-1980 Generazione X (generazione della transizione);
1981-2000 Generazione Y (Generazione del millennio);
2000-2015 Generazione Z (Generazione della rete).
La Generazione dei baby boomers: data di nascita 1946-1965
È la generazione che ha modellato il mondo come lo conosciamo: la generazione “on the road“, quella delle rivoluzioni culturali, del pacifismo e del femminismo, dei grandi raduni e del rock
Peculiarità:
Forte orientamento al lavoro, alla carriera, all’impegno politico e civile
Indipendenza
Istruzione medio alta
Concretezza
Importanti disponibilità economiche
Ricoprono posizioni di prestigio.
La Generazione X: 1966-1980
la migliore (scherzo: è la mia). È la generazione dei cartoni animati, delle sale giochi e dei primi videogames, dei primi computer, delle televisioni commerciali e dei primi oggetti portatili (walkman, telefonini).
Peculiarità:
Ambizione
Autosufficienza
Apertura al dialogo e tolleranza nei riguardi delle differenze
Flessibilità
Lavora per vivere e non vive per lavorare
È disposta a cambiare lavoro
Ha una discreta conoscenza del computer.
La Generazione Y (Millennials): 1980-2000
Sono i figli delle nuove tecnologie, coloro che sono eternamente connessi, coloro che restano più tempo a casa, quelli abituati a vivere in un mondo liquido e precario ,caratterizzato dalla morte delle ideologie (quando è caduto il muro di Berlino o erano appena nati o dovevano ancora nascere).
Peculiarità:
Ricettivi
Aperti
Poco interessati alla politica
Pigri
Attenti all’immagine ed alla gloria
Tolleranti
Lasciano la casa in tarda età e non tagliano il cordone ombelicale
La definizione “Generazione Z” abbraccia i nati dopo il 2000
Sono i figli della Rete, dei tablet, degli smartphone.
Peculiarità:
Sono iperconnessi
Sono multimediali
Sono autonomi
Mirano alla rapidità più che all’accuratezza
Sono attenti ai problemi globali
Riescono a gestire il flusso continuo di informazioni.
Naturalmente tali generalizzazioni di carattere anagrafico possono fornire solo indizi, poi il livello di reddito , i luoghi di provenienza, il grado d’istruzione, sono fattori altrettanto importanti per metterci nei panni dei segmenti ai quali ci rivolgiamo.
Ma veniamo all'argomento collegato. Come viaggiano le generazioni? Che abitudini hanno? Partiamo con le statistiche e cerchiamo di tirare giù qualche conclusione in base alle nostre esigenze di ricerca di mercato.
Statistiche turismo delle generazioni
Expedia Media Solutions ha da poco pubblicato i risultati di un sondaggio sulle abitudini di acquisto degli americani suddivise per generazioni, raccogliendo anche le testimonianze dei giovanissimi membri della Generazione Z.
Le differenze fra le generazioni sono così notevoli da meritare attenzione? I risultati, sotto certi punti di vista, potrebbero in effetti stupire.
Gen Z – Passione per l’avventura e le mete esotiche
La Generazione Z (1995 in poi) viaggia 29 giorni l’anno e sebbene abbiano spesso un budget limitato, investono volentieri nei propri viaggi ed è più probabile si muovano all’estero o per eventi speciali rispetto alle altre generazioni.
Vedono le vacanze come un momento perfetto per provare esperienze nuove, non disdegnando anche attività più estreme. Amano le avventure all’aria aperta e solo un terzo della Generazione Z ha in mente una destinazione quando iniziano il processo di ricerca.
L’80% della Generazione Z vuole esplorare la natura ed essere attiva, preferendo le destinazioni fuori dalle rotte più battute e fidandosi dei consigli dei locali. Più di un terzo della Generazione Z viaggia per concerti, festival ed eventi sportivi.
La Generazione Z spende il 25 percento del proprio budget in voli – più di qualsiasi altra generazione – ma tende a risparmiare sull’alloggio. Spendono meno delle altre generazioni in hotel ed è più facile prendano in considerazione sistemazioni alternative.
Quasi il 90% della Generazione Z afferma di essere influenzata nelle scelte dai social media, si attraverso ricerche sulle piattaforme sia attraverso connessioni online con familiari e amici. Facebook e Instagram sono le piattaforme più influenti, ma è la generazione più facilmente influenzabile da Snapchat
Millennial – #YOLO, ma anche relax
I Millennial (nati fra il 1994 e il 1980) viaggiano più di qualsiasi altra generazione (35 giorni l’anno) e sono anche la più influenzata dalle pubblicità durante la fase di scelta. Amano un’ampia varietà di viaggi, dalle vacanze rilassanti al mare alle fughe romantiche, passando per giri turistici e bleisure.
I Millennials sono da sempre gli alfieri della filosofia #YOLO (You Only Live Once, Si vive una volta sola), perciò amano provare nuove esperienze, specialmente all’aria aperta. Come per la Generazione Z, 8 viaggiatori su 10 vogliono esplorare la natura, lontani dalle rotte più battute. Al contrario della Generazione Z, però, non disdegnano il relax: l’83% afferma di preferire una vacanza all-inclusive, col 75% che ama farsi un pisolino sulla spiaggia e un trattamento nella spa.
Quasi il 70% dei Millennial hanno pernottato in un hotel nel loro ultimo viaggio – più di qualsiasi altra generazione – ma allocando una percentuale di budget inferiore rispetto alla Generazione X e i Baby Boomers.
Più del 70% dei Millennial hanno ammesso l’importanza delle inserzioni nel loro processo decisionale, rimanendo particolarmente colpiti dalle pubblicità che offrano sconti o contenuti informativi e visivi.
Più della metà dei Millennial usano OTA per prenotare i viaggi, seguiti da motori di ricerca (39%) e siti degli hotel (33%).
Generazione X – Viaggia di meno e spesso per motivi di cuore
La Generazione X (nati fra il 1979 e il 1965) viaggia solo 26 giorni l’anno, meno di qualsiasi altra, ma spendono di più in hotel preferendo viaggi rilassanti, vacanze in mete turistiche e visite familiari.
Quasi il 90% della Generazione X viaggia negli Stati Uniti, con un 44% di questi che si muove via auto, motivo per cui spendono mediamente di più in hotel (30%) e visite turistiche (13%).
La Generazione X è meno influenzata dai social media rispetto alle generazioni più giovani, ma questo non toglie che più della metà sia conquistata dai contenuti di Facebook e sia più facilmente influenzabile da Pinterest rispetto alla Generazione Z.
All’incirca il 90% della Generazione X afferma di cercare offerte e di leggere recensioni prima di decidere, mentre l’88% si ritiene influenzato nella decisione da contenuti informativi sulla destinazione e dai brand in gioco.
Baby Boomers – Viaggiatori senza compromessi (e senza limiti di spesa)
I Boomers (nati fra il 1945 e il 1964) viaggiano 27 giorni l’anno e concentrano gran parte degli spostamenti alle visite familiari, quindi sanno sempre dove vogliono andare e come andarci, rendendoli forse la generazione più prevedibile. Nonostante questo, sono meno legati a un limite di spesa rispetto alle altre generazioni e, quando non spendono i propri giorni di viaggio con la famiglia, amano visitare musei e siti storico-culturali, accettando anche i consigli dei locali.
Il 55% dei Baby Boomers hanno già deciso la destinazione ancor prima di iniziare la pianificazione del viaggio, con il 43% che afferma di non aver bisogno di alcun aiuto esterno nella prenotazione. Pià del 67% di Boomers viaggiano per incontrare la famiglia, sensibilmente di più delle altre generazioni, con le vacanze all’insegna del relax e della cultura come tipologie di viaggi preferiti.
Meno del 60% dei Baby Boombers ritiene il costo di un viaggio un fattore di scelta nella programmazione di un viaggio. Infatti il 66% è influenzato da inserzioni legate a contenuti informativi, mentre solo il 60% è influenzato da pubblicità concentrate su offerte speciali.
Metà dei Baby Boomers usano le OTA per pianificare e prenotare un viaggio, ma sono più portati a usare i siti degli hotel rispetto alle altre generazioni.
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